L'ANTICO SANTUARIO DI S.LAZZARO E LA SUA FIERA

La chiesetta che vediamo sperduta in mezzo a quel vasto campo,dove ogni lunedi' si svolge il mercato settimanale,non conserva nulla o quasi di quella fondata da Lazzaro di Raimo,nobile capuano.L'antica chiesa,che forse si trovava qualche centinaio di metri piu' lontano da Capua,venne distrutta nel 1799 dalle truppe francesi di Championnet,quando entrarono nella nostra citta',sulla strada della conquista del Regno di Napoli.Venne comunque fatta riedificare l'anno dopo da Ferdinando IV nell'aspetto attuale.Nel Settecento,come ci ricorda don Umberto D'Aquino in un opuscolo ormai introvabile,pubblicato nel 1966,"la chiesa aveva un grande pronao sorretto da quattro colonne di marmo.Davavti alla chiesa si estendeva una grande piazza ombreggiata da alberi secolari.Non mancava una fonte di acqua freschissima per temperare l'arsura dei pellegrini che di solito erano piu' frequenti nei mesi estivi,intorno ai giorni della Pentecoste.Dietro l'altare maggiore,attraverso una porticina si accedeva a un piccolo giardino e di qui' alla scala marmorea dell'Ospedale sulla cui branca,affrescata su una parete,era l'immagine di S.Lazzaro Mendico.I fedeli solevano salirla in ginocchio.L'ospedale era fornito di ampie corsie,di molti letti,di appartamenti per i medici e il cappellano o amministratore della Chiesa".All'inizio del Duecento Capua era itinerario obbligato per coloro che tornavano dalla Palestina dopo la 1^ Crociata.Il numero dei pellegrini provenienti dalla Terra Santa era in continua crescita e,con essa,aumentava il pericolo della lebbra,che veniva da loro veicolata in Occidente.Di fronte a questa terrificante realta',Lazzaro di Raimo penso' di creare un Ospedale, che non sarebbe dovuto essere solo un luogo di rifugio o di quarantena,ma un vero e proprio nosocomio per quanti gia' portavano i segni evidenti del male.Annessa all'ospedale-ospizio,volle edificare una chiesa che dedico' a S.Lazzaro,"Il Santo delle Piaghe".Esiste copia dell'anno di fondazione, scritta in volgare (l'originale che doveva essere in latino e' andata perduta).Il documento porta la data del 2 Marzo 1228 e la firma di un notaio capuano che avrebbe in seguito fatto parlare tanto di se' in bene ed in male:Pier delle Vigne.Pare che l'Ospedale di Capua fosse il primo esperimento del genere in Italia, anche se viene ritenuto il primo ospedale per malati contagiosi,quello chiamato Lazzaretto,sorto sull'isolotto di S.Maria di Nazaret a Venezia circa due secoli dopo,intorno al 1400.Sin dai primi anni il Santuario capuano fu' meta di tanti pellegrini provenienti da ogni parte che qui' si fermavano per riposare,ricevendo generosamente anche un pasto caldo.L'affluenza dei fedeli ando' sempre piu' crescendo,quando Federico II, nel 1234,volle istituire a Capua una fiera generale della durata di diciotto giorni da tenersi durante il periodo pentecostale.Con lo scomparire della lebbra in Occidente,l'ospedale pian piano decadde perche' si era esaurito il motivo della sua esistenza.Infatti,quando i francesi lo distrussero,Ferdinando IV di Borbone fece ricostruire solo la chiesa,mentre utilizzo' lo spazio circostante per creare una piazza d'armi.Il culto per il Santo,pero',rimase invariato,come viva rimase la tradizione della fiera.Si ricorda che,ai primi dell'Ottocento Ferdinando IV veniva durante la festivita' della Pentecoste dalla Reggia di Caserta a visitare la fiera capuana con la Corte e con un fastoso corteo di carrozze.Fino a poco tempom fa' ikl popolo dei credenti,che veniva a visitare l'interessante fiera,non se ne andava se prima non si inginochiava davanti al simulacro del "Santo delle Piaghe",al quale tuttora viene attribuito un potere traumaturgico contro i mali della pelle.Oggi,anche questa bella tradizione e' scomparsa dopo un'agonia durata diversi anni.Qualcuno ha detto che non ha piu' senso,alle soglie del Duemila,mantenere questa manifestazione che ai giorni d'oggi non esprime piu' nulla,ignorando che in diversi paesi e citta',anche intorno a noi,si continua a creare ed organizzare nuove fiere,veicolo di sviluppo turisticoo ed economico.E poi la memoria e' un patrimonio che va' sempre custodito religiosamente,perche'"quando un popolo non ha senso vitale del passato si spegne".E Capua,a poco a poco,si sta' spegnendo.

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