MARIO CLIMA

Nasce il 26.06.1906 e muore il 23.06.1990

E’ inserito in 33 dizionari italiani ed esteri.Riconoscimenti e nomine ad honorem in 15 Accademie italiane ed estere.Il suo nome  e alcuni quadri si trovano in 10 Musei e Gallerie di tutto il mondo.Dai critici più famosi del mondo Mario Clima viene considerato uno dei piu grandi artisti classici del mondo.In occasione di una sua mostra a Cannes nel 1965,il critico d’arte P.TESSIER così scrisse:”les immane resplendissantes,les luminosità,les richesse des particularies montrent,les tipe ideal de la bontè feminile.Se pense Mario Clima une des plus interessantes paintres classiques d’aujurd d’hui”.Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private  in tutto il mondo.Più di 500, tra ritratti ed opere diverse,si trovano in Inghilterra.Nel 1947,l’artista inviava al Presidente degli USA,Harry Truman,un ritratto raffigurante,lui e la madre.In segno di gradimento,Il Presidente gli faceva pervenire una calorosa lettera di ringraziamento tuttora conservata.Circa 10 quadri  si trovano nel Missouri (in Columbia)dove l’artista ebbe la nomina ad honorem a quella Accademia.Altri si trovano nel grande  SALONE della Confederazione C.I.P.A. a Roma.Un suo quadro si trova negli studi televisivi al Corso Sempione Milano,ove il Dr. Luciano Bugigna le fece ottenere nel 1963 un intervento televisivo a Chianciano dove egli esponeva.Nell’arco di tempo di 55 anni di attività Mario Clima ha decorato più di 100,tra templi e saloni di case gentilizie.
Ha collezionato più di 60 premi,tra i quali circa 40 Medaglie d’oro,poi:

IL DAVIDE D’ORO DI MICHELANGELOPrimo assoluto,uno dei piu grandi premi del mondo;nel Teatro Greco di Taormina la sera del 20 Agosto 1978 fra duemila partecipanti,con il quadro “Vecchia Signora”
TETRADRAMMA D’ORO 1975 nel maggio del 1979 fu premiato con l’Oscar nel salone Internazionale dell’Arte e Cultura A.F.A. Milano
Nel 1978 quarto Premio Internazionale Biennale Fiorentina “La VENERE 1978”Firenze.
Primo  Premio Internazionale”Originalità e Validità 1978” Firenze.
Primo Trofeo Centro Storico 1979 Firenze.
Primo Premio Internazionale “Il Pittore”1979 Galleria Nord Firenze.
Premio Internazionale “Il GABBIANO”Acc.Internazionale Cultura Lettere e Arti A.C.E.A. 23.02.1980 ROMA.
Primo Premio Internazionale “Coppa del Mondo”Galleria d’Arte-Firenze Nord 21.02.1980.
Primo Premio”Il Leone d’Oro 1980”Firenze.
Primo Premio “Oscar Internazionale Painting” 1980 Museo NOCERINO (SA).
Primo Premio Accademia Internazionale Il Marzocco”Il Porcellino di Firenze”06.06.1980.
L’Oscar dei Due Mondi 05.10.1979 Firenze.
Primo Trofeo Internazionale”L’Elite 1980”Acc.Toscana”Il Macchiavello” Firenze.

I PRIMI PASSI,BREVE RICORDO D’INFANZIA


Ricordo quando frequentavo la terza classe elementare.Avevo nove anni.Un giorno la mia insegnante,mi sorprese mentre scarabocchiavo,su di un foglio di quaderno la sua figura  seduta vicino alla cattedra;Lei se ne accorse,mi venne vicino e mi prese il foglio.Ebbi tanta paura,quando mi disse questa sera parlerò con tuo padre.Allora le cose erano diverse da oggi.Invece fu tutto il contrario di quanto pensassi.Disse a mio padre che non appena terminassi la scuola d’obbligo di quell’epoca,per accedere al BELLEARTI doveva farmi studiare,poiché avevo tutte le doti per diventare un artista.Questa cosa mi diede tanta gioia e sollievo.Prima di frequentare l’Accademia,per prepararmi bene frequentai una scuola di disegno serale per circa tre anni aGiugliasno di Napoli.Dopo di ciò,entrai in Accademia.Poichè,mi impegnai con tutta la passione per l’Arte,dopo circa tre anni il Direttore mi considerò teoricamente maturo.Però avevo bisogno di una lunga pratica,come ogni professione e,come tutti coloro che hanno intenzione di andare avanti sul serio.Così,lasciato la scuola incominciai a frequentare i migliori maestri della scuola napoletana.Per me quella gente li rispettavo come grandi uomini,li adulavo.Nell’arco di due anni frequentai molti di questi artisti.Dopo essermi reso conto sia per la parte decorativa e sia per la parte figurativa;mi permisi di fare una mia prima mostra,però non prima di aver decorato e affrescato diversi Templi e case gentilizie.
Voglio sperare che molti giovani che leggeranno questi righi(parlo sempre in riferimento all’Arte)ne facessero esempio;perché lo scrivente ha 76 anni,e ha dovuto affrontare giorni duri,facendo anche l’imbianchino,in quell’epoca poco felice.Vorrei tanto che facessero la stessa cosa perché,solo cosi,si può andare in fondo.Per fare ciò bisogna sacrificarsi.Se non fosse così sarebbe sconsigliabile procedere.

Aurelio T.Prete 
Estratto dal volume “Antologia dell’Arte Figurativa”
Mario Clima

Verista e colorista dai grandi effetti.Mario Clima presenta una pittura gaia,sviluppata e sorretta da una policromia ben resa.Quest’arte è tutto un inno alla figura umana,in particolare a quella muliebre.Dal nudo di donna alla gradevole descrizione dei bambini,Clima si esprime con colorazioni vivaci ma pur sempre armoniose.Tonale,la sua tavolozza non conosce limiti e sa compararsi ad ogni soggetto.La descrizione epidermica di queste opere ci appare giammai violenta,che,anzi,resta ben vicina ad un verismo palpitante di toccanti accenti.E’ il caso del nudo,dei volti come della stesura di bionde chiome:un tutto che rilevasi da ogni pennellata,in quasiasi opera del Nostro.Clima canta le fattezze umane con distacco0 da quanto farebbe discendere l’arte in erotiche composizioni.La sua,è pittura che innalza il soggetto e lo eleva a dignità di mera opera d’arte.Nel ritratto,Mario Clima riesce a conferire,unitamente ad ogni rispondenza cromatica,una mera analisi introspettiva della personalità,ponendo in luce atteggiamenti ed espressioni del soggetto riportato.Sono non già ripetizioni del vero(sempre in giusto rapporto anatomico),bensì trasfigurazioni della realtà attraverso l’estrazione di motivi che,non tradendo le fattezze,ne accrescono la vivacità mediante l’aggiunta di peculiari accenti atti a maggiormente confermare la presenza del soggetto.Un modo di dipingere che dovrebbe essere retaggio di ogni ritrattista,ma che,purtroppo,si riscontra in pochi artisti contemporanei.Abbiamotrattato della tematica e del modo di rendere la stessa vitale e palpitante.Teniamo, ora,a manifestare il nostro giudizio su quanto concerne l’impiego del colore da parte di questo pittore che ha varcato ormai il mezzo secolo di attività.E’ logico ricordare i rosa,i gialli le terre d’ombra che Clima usa,e ciò tenendo presente la sua predilezione per la figura umana.Vogliamo invece ricordare,ancora, le sue sinfonie in viola,i verdi in difficile scala,i rossi nelle più svariate gradazioni.Trattasi,in definitiva,di un attento lettore del vero,di un felice traduttore dello stesso con un prezioso bagaglio di esperienze e consensi.Un pittore che,coerente ai suoi principi,forte delle ben assimilate sue esperienze affronta e risolve con dignità ed amore il vivace tema  delle sembianze umane.

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