Giuseppe Centore e' nato a Capua il 16 Aprile 1932.E' sacerdote.Ha studiato Teologia presso la Pontificia Facolta' Teologica "S.Luigi" di Napoli e Filosofia presso l'Universita' degli Studi della stessa citta'.E' docente di Filosofia e Teologia nell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Capua di cui e' Direttore.E' pure Direttore del Museo Campano di Capua .Un poeta Giuseppe Centore ,il cui intelletto e' libero da dogmi e pregiudizi,di cui il genio creativo possiede la capacita' di penetrare gli arcani del soprannaturale tramite la meditazione strappando la ragnatela di quotidianita',unendo il passato e il futuro.La sua voce e' cosi' potente,da entrare come un getto vigoroso nel nuovo millennio,dove la poesia di gran valore dovrebbe diventare un tesoro universale,appreso e riconosciuto in tutto il mondo.Giuseppe Centore e' infatti poeta sacerdote teologo.Nelle sue poesie egli ci apre il cuore ispirato,che vive dei rapporti con Dio,della affidante intima conversazione che riflette tutto lo spettro delle emozioni umane: dalla disperazione e perplessita' dell'individuo davanti alla sterminata Eternita',alla felicita'senza confronti di sentirsi una parte della creazione divina,cui il Creatore ha donato il dono sacro del Verbo.Fenomeno straordinario della letteratura italiana,la poesia di Giuseppe Centore,nel libro LUX VERBI AETERNI LE PIU' BELLE POESIE viene tradotta per la prima volta in lingua russa,che interessera' il lettore russofono in primo luogo perche' in poesia russa contemporanea non c'e' niente di simile.

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Don Giuseppe Centore

<Pochi poeti prima di Centore,per quanto eccelsi,hanno lavorato cosi' a fondo sulla materia umana;pochi hanno messo tanta foga d'amore nell'intervenire su chi legge ,sui veri destinatari dei suoi canti.Filantropo e cavaliere di un tempo senza tempo etleta della forma perche' la forma rifranga la sostanza,ecco dunque il rapsodo che sa' consolare chiunque lo ascolti,qui',nell'anticamera buia di quei campi celestiali verso cui sono diretti i suoi passi>.

CINZIA FERRARI

<A Hopkins,piu' che a Eliot o Pe'guy,avvicinerei Giuseppe Centore,per non so' quale <miele>densamente aureo ed odoroso e segreto che ne colgo,ad ogni silloge,ossia ad ogni statio di questo suo lirico viaggio verso Dio come gia' mi avvenne di chiamarlo>

ELENA BONO

<Il est clair que la question que nous poisions dans notre premier compte rendu(<Peut-on etre pretre et poete>)n'a plus aucun sens aujourd'hui ou' l'oeuvre de ce grand poete atteint a' une ampleur et a' une pote'e universelles>.

RENE' MEJEAN

<Non credo ci sia oggi in Italia una poesia religiosa che valga la sua>.

MARIO POMILIO

<Dal silenzio di Clemente Rebora nessuna voce sacerdotale e' risuonata poeticamente piu' alta>

MARCELLO CAMILUCCI

 

Pubblicazioni in poesia 1

Pubblicazioni in poesia 2

Opere tradotte

Pubblicazioni in prosa

 

Ma il personaggio di Pulcinella è nato a Capua??? Silvio Fiorillo chi era? Numerosi storici del teatro come Domenico Scarfoglio, Aniello Costagliela, Benedetto Croce – rimarca Centore - concordano che egli sia stato l’inventore.

Il monsignor don Giuseppe Centore in un libro raccoglie una concreta fonte documentale

Pulcinella uguale Napoli è vero, ma molti ignorano che la maschera napoletana trova origini un po’ più a nord di Napoli, in provincia di Caserta e precisamente a Capua.

Fu un noto drammaturgo, il capuano Silvio Fiorillo Capua, nato tra il 1560-1570 circa, conosciuto perché vestiva la maschera di Capitan Matamoros,  ad introdurre la maschera di Pulcinella nella tradizione della commedia dell’arte nella prima metà del Seicento.

“Silvio Fiorillo ha letteralmente inventato il personaggio di Pulcinella – ha dichiarato il monsignor Giuseppe Centore della Arcidiocesi di Capua  conosciuto ed apprezzato storico e storiografo, autore del libro “L’inventore di Pulcinella”. Numerosi storici del teatro come Domenico Scarfoglio, Aniello Costagliela, Benedetto Croce – rimarca Centore - concordano che egli sia stato l’inventore, avendolo creato come protagonista nel copione e commedia teatrale “La Lucilla costante con le ridicole disfide e prodezze di Policinella” scritta nel 1609. Fiorillo si è costituito, con questa commedia, come l’autore capostipite di Pulcinella, visto che il suo Pulcinella è stato protagonista di una miriade di altri copioni. Molti altri autori, infatti, si sono appropriati del personaggio e riproposto sulla base della loro cultura,  sensibilità ed invenzione scenica.”

Le origini di Pulcinella sono molto antiche. Fino ad oggi però non era stato rivendicato il personaggio di Fiorillo ne la sua meritoria capacità.

“Nel volume - ha continuato il monsignor Giuseppe Centore - ho cercato di creare un profilo documentato dal quale emerge come giustamente Silvio Fiorillo sia ritenuto l’inventore della maschera di Pulcinella anche se Acerra dispone oggi di un museo ricchissimo sul piano documentario iconografico dal momento che la tradizione dice che Pulcinella, era nato ad Acerra ma è l’unico reperto di testimonianza storica che resta.

E’ interessante notare anche che Fiorillo ha ambientato a Capua la “Lucilla Costante”, infatti, quando uno dei personaggi chiede a Lucilla dov’è tuo padre ella risponde “è al seggio Antignano” l’attuale sede del Museo Provinciale di Capua: uno dei quattro seggi nobiliari che Capua vanta.

L’argomento potrebbe urtare la suscettibilità dei napoletani - la maschera ha avuto teatralmente orgine a Napoli - visto che egli ha inaugurato la sua carriera di attore in collaborazione con molti impresari napoletani, usa il dialetto napoletano, ma sul piano storico è documentata questa paternità che nessuno può contestargli.

“Il libro è stato scritto perché non esisteva una pubblicazione specifica su Fiorillo il Matamores. E’, invece, stato sempre Pulcinella come maschera ad avere una bibliografia enorme, e così la celebrità del personaggio ha occultato, ha lasciato in oblio, ai margini la visibilità dell’autore. Invece i meriti dell’autore non sono inferiori a quelli della sua creatura che gli ha dato celebrità”.