Storia del Carnevale
Il Carnevale,festa di
popolo per antonomasia,assume a Capua un significato
particolare.Vecchia capitale del popolo osco,che ricordiamo conferiva
alle feste di carattere orgiastico una valenza di sacralita',Capua
vive questa festa con sentimento nutrito,quasi elevandola ad esigenza
non altrimenti sopprimibile.Gia' nel Medio Evo e successivamente nel
Rinascimento la festa era celebrata all'interno delle case,mediante
rappresentazioni sceniche piuttosto licenziose e spesso ai limiti
della morale comune.Solo alcuni anni dopo,nel periodo della
dominazione francese,con l'acquisizione degli ideali libertari ed
egalitari della Rivoluzione,il Carnevale usci' dalle case per
trasferirsi nelle strade,restituendo al popolo la proprieta' di una
festa autenticamente sua.Esistono notizie documentate dei primi
Carnevali di Capua,svoltisi cosi' come oggi si svolgono,che risalgono
alla fine dell'800.Vivi nella memoria dei capuani i Carnevali
organizzati,intorno ai primi del 900,dal cav.Lamanna.Dal
coinvolgimento degli operai del Pirotecnico,datato in quegli
anni,nacque la tradizione della costruzione dei carri allegorici e
della bardatura delle carrozze.Da queste venivano distribuiti
cioccolatini alcuni dei quali a forte stimolazione lassativa.Nei
teatri cittadini venivano organizzati veglioni,ma il luogo deputato
per i festeggiamenti era come e' tuttoggi ,la piazza dei Giudici dove
si svolgevano gare di ballo e dove venivano cantati i versi satirici
che andavano sotto il nome di "cicuzze".Tutta la popolazione indossava
il tradizionale costume del "Domino";solo da pochi anni questa
tradizione e' stata in parte soppiantata dalla costituzione dei gruppi
mascherati,e dal conseguente uso di mascherarsi ricorrendo ai soggetti
piu' diversi.
Alfredo Porpora